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A Cuneo Luca Bassanese e la Piccola Orchestra Popolare per il concerto del 24 aprile al termine della fiaccolata

A3 bassaneseSaranno Luca Bassanese con la sua piccola Orchestra Popolare i protagonisti del classico concerto del 24 Aprile che, come da consuetudine, avrà inizio al termine della fiaccolata intorno alle ore 21:30 in Piazza Virginio, con ingresso gratuito.  

LUCA BASSANESE

Un percorso anomalo quello di Luca Bassanese, attivista e artista indipendente, che riempie le piazze dei paesi nelle Feste dei Popoli, della Solidarietà, per l’Ambiente, di tutto quel mondo di minoranze che è una grande maggioranza soprattutto in Italia.

L’artista da poco ritornato dalla Francia, è stato definito come: “Il menestrello, attivista, poeta e musicista italiano che critica l’austerità convocando fanfare e tarantelle trans alpine, in una grande operetta felliniana popolare e mondiale. Musicista, Luca Bassanese, cresciuto con i dischi di Fabrizio de André e ravvivato dal potente folklore delle due rive adriatiche (quella italiana e quella balcanica) che soffia sul braciere acceso dell’impegno sociale italiano con folate di fiati klezmer e ventate calde di opera buffa. Il suo è uno spettacolo moderno, circense e straordinario, nuova pietra miliare nella sua opera di restaurazione della grande musica popolare italiana.” (Festival internazionale “Le Grand Soufflet” – Rennes, Francia)

Luca Bassanese Targa MEI 2015 (Meeting Etichette Indipendenti) come miglior artista di musica popolare, già Premio Recanati Musicultura e Attestato di Merito per l’impegno Civile (Premio Nazionale Marcello Torre) è Definito “Personaggio anomalo di questi tempi”, Luca Bassanese è considerato tra i più importanti nuovi esponenti della scena Folk Popolare Italiana.

CORRIERE DELLA SERA – “L’orchestra da strada accentua l’atmosfera con Bassanese il “filosofo”, immediato e coinvolgente” (Andrea Laffranchi).

BLOW UP – “Che talento, Bassanese, un innato senso per la melodia e l’attitudine a variare spavaldamente registro espressivo fino alla vertigine: certe cose non si imparano…” (Enrico Veronese).

IL MUCCHIO – “Se oggi in Italia c’è qualcuno che può dare un senso alla nostra musica folk, questi si chiama Luca BAssanese. Nella sua semplicità è semplicemente geniale.” (Gianni Della Cioppa).

RAI NEWS 24 dedica un’intervista a Luca Bassanese a cura della telegiornalista Patrizia Morgani (guarda il video: link) nella quale l’artista tra le altre cose esprime la sua posizione sul tema della non violenza parlando del suo album La Rivoluzione.

Un artista in sintonia con i movimenti ambientalisti e di impegno civile. Tra le sue collaborazioni con artisti nazionali e internazionali, l’Originale Kocani Orkestar di Macedonia presente nel suo album “Al Mercato”, l’artista nord africano di etnia e cultura Berbera Bachir Charaf definito “la voce del deserto” nel brano “Il Futuro del Mondo”, l’artista satirico Antonio Cornacchione con il quale ha reinterpretato “Ho visto un re” in omaggio a Enzo Jannacci e Dario Fo. Nel suo ultimo album la partecipazione di Jacopo Fo e del Coro delle Mondine di Bentivoglio.

– Su RAI UNO all’interno della storica rubrica di approfondimento del TG1, Tv7, uno speciale sul tema della Costituzione e dell’impegno civile nell’arte e nella musica d’autore, nel quale è presente per la salvaguardia e la difesa dei beni comuni Luca Bassanese, assieme ad artisti, tra cui, Roberto Benigni, Fabrizio De Andrè, Giorgio Gaber, Franco Battiato, Antonello Venditti, con un estratto dal video della canzone “Qui si fa l’Italia o si muore” prima traccia del suo quinto album “La Rivoluzione”, che vede la produzione di Stefano Florio per Buenaonda Etichetta Discografica.

“C’è un mondo che si muove!” per citare uno dei manifesti in musica più conosciuti dell’artista oltre alla sua “Confini”, “L’acqua in bottiglia”, “Salta per l’indignazione” protagoniste negli ultimi anni delle battaglie civili e ancora oggi colonne sonore dei movimenti per l’acqua, per la terra, per la dignità dei Popoli.

Un esempio moderno, attuale, di come la musica può divenire ancora strumento per raccontare un nuovo mondo possibile, non di protesta ma di proposta, elemento di discussione e confronto. Una musica quella di Bassanese utilizzata anche nelle scuole elementari, medie e superiori per trattare tematiche di estrema attualità come il femminicidio con “Canzone d’amore (contro la violenza sulle donne), l’inquinamento con “La leggenda del Pesce Petrolio” i beni comuni e la Costituzione con “Qui si fa l’Italia o si muore”, il razzismo con “Una sera ho incontrato un razzista”. Con un linguaggio originale e diretto, mai paternalistico o retorico dove la violenza nella parola è messa al bando per lasciare spazio all’allegoria, al ragionamento talvolta surreale su fatti concreti, portando così l’ascoltatore ad osservare gli eventi da angolature diverse fuori da ogni preconcetto.

Dice Bassanese: “In questa società liquida cadiamo spesso nell’oblio navigando nel mare del nulla, qualcuno si rifugia su di un’isola ma questo non basta, abbiamo bisogno di una terra comune sulla quale ripartire, una terra solida, più che solida: solidale e sostenibile!” 

L’evento è su fb

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Questa voce è stata pubblicata il 13 aprile 2016 da in CONCERTI.

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